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TRANSFER AEROPORTO CATANIA

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Tags: transfer aeroporto cataniataxi noto catania
DA E PER AEROPORTO DI CATANIA
Qual è la distanza tra Noto e Aeroporto di Catania-Fontanarossa? Quanto dista e quanti km ci sono da Noto a Aeroporto di Catania-Fontanarossa?
Numero di chilometri e miglia. Distanza in auto (macchina, bus, moto) è 87.5 km (54.4 mi) e Distanza aereo (distanza in linea retta) è 63.9 km (39.7 mi)

transfer aeroporto catania


Scaldami il nuovo singolo del cantautore Mario D'Alio

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Tags: Mario D'AlioCantautore RagusanoEP Buone Nuovemusica ragusa
Mario D'Alio

E' il secondo brano estratto dall'EP "Buone Nuove" del cantautore ragusano.
Si nutre di un testo profondo e intenso. Sicuramente è il brano più rock dell'album. Il video del brano è disponibile su youtube ed ha ottenuto significativi risultati


Originario di Melito Porto Salvo, in Calabria, ma ragusano a tutti gli effetti, Mario D’Alio propone il suo nuovo singolo Buone Nuove, prodromo di un album in fase di lavorazione. Mario, cantautore e interprete, parte con ottime premesse e promesse, visto che “Buone Nuove”, insieme al precedente brano “10 Giugno”, farà parte del primo EP. Una delle particolarità del disco sarà la presenza di due brani dell’artista argentino di Buenos Aires, Gustavo Cerati, vero fuoriclasse della chitarra, scomparso prematuramente all’età di 55 anni. Il lavoro per la realizzazione dell’album è lungo e faticoso. La sua passione per la musica, e in particolare per il canto e il pianoforte, è dimostrata dalla voglia di mettere i propri pensieri in musica fin dall’infanzia. A Ragusa, dove si trasferisce ad appena 6 anni, fonda i Clovers, partecipando a numerose manifestazioni musicali. Con “La nostra storia”, brano di sua composizione, la band supera la prima fase del Tour Music Fest. Varie vicissitudini portano allo scioglimento della band. Ed è questa l’occasione per dimostrare tutta la propria maturità. Così Mario decide di dedicarsi alla carriera da solista, costruendo la sua nuova strada, fatta di grande rispetto per la tradizione cantautorale italiana ma con uno sguardo proiettato nella globalità. Si comincia da “10 Giugno”, si prosegue con “Buone Nuove”, brani che comporranno il puzzle di un album che promette grandi cose.



Mercatino di Natale a San Corrado fuori le mura

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Tags: NotoNataleMercatino

Mercatino di Natale a San Corrado fuori le mura







Omaggio a "Corrado Sofia", premio di Giornalismo e Docufilm

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Tags: Corrado Sofiapremio giornalismo Noto
Convegno "Le Pietre Sacre del Barocco", omaggio a "Corrado Sofia",
premio di Giornalismo e Docufilm, 1-2-3 Dicembre 2017.






Test Linea Internet Adsl a Noto

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La lezione del Val di Noto

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Nel Seicento nel Siracusano ci furono 50 mila vittime. Oggi i paesi dell’area sono un modello di sicurezza. Decine di pullman al giorno nei luoghi di Montalbano



Quando il sole comincia ad abbassarsi il Barocco del Val di Noto (mi raccomando, maschile) assume tutta la luce e la restituisce dorata e morbida, come se quei monumenti fossero prismi calcarei incantati. Percorro il corso principale di Noto accanto alla cattedrale di San Nicolò e poi volto a destra, in leggera salita, per scorrere con lo sguardo le mensole dei balconi del palazzo Nicolaci di Villadorata. Ipnotizzato dai grifoni e dalle sirene quasi dimentico che tutto questo è dovuto a un terremoto, anzi, al terremoto più forte che l’Italia intera abbia mai sofferto. Un sisma da cui, però, la Sicilia si è risollevata grazie a una politica accorta e lungimirante che l’ha fatta ripartire in poco tempo e bene. Un luogo visitato da milioni di persone da tutto il mondo, non solo per il mare e il Barocco, ma anche per la fiction italiana più famosa di sempre, il Commissario Montalbano, che è ambientata proprio qui.

Nel gennaio del 1693 un terremoto valutato (a posteriori) di magnitudo 7,5 Richter, più forte di quello di Reggio e Messina del 1908, distrusse il Val di Noto e Catania. Nel capoluogo ci furono 15 mila morti su quasi 20 mila abitanti. Cinquantamila vittime in tutto. Distruzione totale. I principi di Carafa si comportarono bene, non solo prestando soccorso, ma anche finanziando e ricostruendo nuove città secondo rigidi canoni antisismici. I lavori iniziarono nell’aprile dello stesso anno, quattro mesi dopo il sisma. Così risorsero Occhiolà, Caltagirone, Avola, Modica, Noto e altri centri minori. A Grammichele le vie sono larghe almeno dieci metri e le piazze sono concepite anche come centri di raccolta. La pianta della città è esagonale, con sei maggiori vie di fuga che conducono ad altrettante piazze minori rettangolari. A Noto i palazzi sono sempre più bassi di 15 metri e le mura sono imponenti. Dovunque impressione di solidità e grande bellezza. Scrive Gesualdo Bufalino: «Andate a Noto, datemi retta… questo è un luogo che se uno ci capita, resta intrappolato e felice, chi lo muove più».

In realtà i criteri di ricostruzione seguiti furono diversi. Alcune città (Noto, Grammichele e Avola) furono ricostruite ex novo in aree diverse. Altre, come la stessa Catania, in situ secondo i criteri antisismici dell’epoca. Altre ancora ricostruite sul posto e senza rispettare i criteri antisismici (Caltagirone, Siracusa, Modica). A queste si aggiunge Ragusa che, invece, fu praticamente sdoppiata. In tutti i casi, oltre alle vie larghe e alle case basse, si ricostruì alleggerendo i tetti e impiegando poderosi pilastri che si riconscono molto bene ancora oggi nelle piazze. Ripartirono anche le tonnare, già utilizzate dal tempo dei romani e poi spazzate via dallo tsunami seguente al terremoto. Gli stessi Nicolaci di Villadorata, ricostruttori di Noto, avevano rimesso in sesto le tonnare fisse, come quella di Marzamemi. Mi fermo a pranzo sull’ampia piazza lastricata di calcari bianchi che senza soluzione di continuità conduce alla “balata” da dove si tiravano su i tonni. I ristoranti di pesce, installati nelle vecchie case dei pescatori, sono assaliti dai turisti, una buona parte arrivata quaggiù per altri motivi. Che vengono alla luce quando mi sposto a Ragusa, in piazza, proprio sotto la chiesa.

Al ritmo di una decina di pullman al giorno, decine di migliaia di visitatori si accalcano verso il set del commissario Montalbano, fino al punto che il regista deve chiamare più volte il silenzio. Ormai non può mancare la visita ai luoghi della fiction tratta dai libri di Andrea Camilleri e Montalabano è diventato uno di famiglia, così come questi luoghi remoti la cui geografia immaginaria (Vigata non esiste) è stata ricostruita interamente aderendo al Val di Noto. Così il piccolissimo borgo della Marina di Ragusa, dove un tempo le case costavano qualche migliaio di euro, ha improvvisamente visto crescere alle stelle le sue quotazioni. E la villa famosa da cui Montalbano prende il largo con le sue celebri nuotate è visitabile a contingenti ristretti, quando non c’è set, per via degli alti numeri di turisti. Bar, ristoranti e trattorie ammanniscono menù alla Montalbano e Agatino Catarella (l’attore Luigi Russo), che è nativo di Ragusa, mi racconta, «di pirsona pirsonalmente», quanto è cambiata la sua città da quando è diventata a tutti gli effetti meta di questo nuovo turismo televisivo. Tutto a partire da un terremoto di tre secoli fa che è diventato occasione di sviluppo, di sperimentazione architettonica e di rilancio culturale.

La Stampa  Mario Tozzi

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Caldo, ecco come calcolare la temperatura percepita

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Siamo arrivati alla "fase più critica di Lucifero: tra oggi e domani si avrà la massima espansione della lingua di fuoco sahariana". È quanto comunica "ilmeteo.it", che annuncia "temperature massime sui 37-40 gradi diffusi sulle aree pianeggianti da nord a sud e punte frequenti di 42-43 gradi specie nel Lazio, in Puglia e in Sicilia. Qualche temporale, tra oggi e domani, sulle Alpi di Nordest, segnatamente su Alto Adige, altrove tanto sole e siccità".
Per la cessazione del caldo torrido occorrerà attendere il 10-11 del mese, con crollo termico di 10 gradi ovunque rispetto ai dati attuali e clima più mite e respirabile per tutti".
La temperatura percepita” (o “temperatura apparente”), viene presentata come un valore di temperatura diverso da quello che segnano i termometri ma che in qualche modo dovrebbe essere più aderente alla realtà, per via di altre grandezze, come l’umidità o il vento.
tabella calcolo temperatura percepita

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